Nuovi beauty brand italiani da raccontare (bene) questa estate
Il panorama beauty italiano si arricchisce di brand giovani, consapevoli e ben posizionati: sostenibili, performanti e (fortunatamente) narrabili.
Nel 2025, parlare di skincare non basta più: serve mostrare. E questi nuovi brand offrono una base narrativa solida per chi vuole produrre contenuti video efficaci, anche con budget contenuti. Scopriamo insieme alcuni nomi che meritano attenzione — e strategia visiva.
Jo Maison Jo: l’autenticità raccontata in due volti
Jo Maison Jo nasce dalla pelle e dalle parole di Stefania e Alessia, due amiche, due identità in dialogo. È una storia semplice, e proprio per questo potente. Il loro concetto? La pelle è un ecosistema da proteggere, non da “correggere”.
Come si traduce in video marketing? Qui il racconto è tutto: bastano due voci, un volto per volta, dettagli sugli ingredienti naturali (jojoba, cocco, vitamina C), e una regia intima. I beauty brand fondati da donne per le donne hanno bisogno di contenuti empatici, non costruiti. Lo storytelling è già scritto, basta leggerlo con la camera.
Vita Vitae: il beauty circolare che profuma di uva
Un brand che nasce in vigna e trova il suo equilibrio tra natura e innovazione. Vita Vitae lavora in un’ottica di “bellezza circolare” e produce skincare a KM 0, sfruttando tutte le potenzialità dell’uva.
Qui il contenuto video ideale è sensoriale ed educativo: texture in slow motion, focus sui pack in vetro riciclabile, una voce narrante che racconta le virtù dell’acido ialuronico sonicato. Il plus? Il Micro-Needling Home Kit, che si presta perfettamente a un tutorial visivo step-by-step — uno dei formati più performanti sugli e-commerce beauty.
Sikelia Ceutical: la scienza siciliana per pelli fragili
Sikelia Ceutical ha il DNA della dermocosmesi scientifica, ma con radici che affondano nella terra di Sicilia. È un brand per pelli sensibili, ma con una spinta tecnologica notevole (bioliquefazione, iperfermentazione).
Per un video efficace? Giocare sul contrasto: ingredienti antichi, processi avanzati. Un mini-documentario da 60 secondi che mostra pistacchi, mandorli e fiale da laboratorio. E magari una farmacista che spiega, senza retorica. Qui la fiducia passa attraverso la competenza visibile.
Bufarma: skincare e latte di bufala? Sì, grazie
Il latte di bufala nella skincare può suonare strano. Ma Bufarma ci costruisce sopra una linea coerente: otto referenze per pelli secche e sensibili, pack in alluminio riciclabile, anima green.
Questo è il caso perfetto per un video ASMR beauty: lozione che cola, texture cremose, lenti dettagli macro. E poi l’elemento distintivo: il latte. Raccontato con una tavolozza visiva bianca e argento, in uno shooting minimal e delicato. È l’estetica a vendere, qui.
Angelic Beauty: l’olio EVO che rigenera
Un brand nato in Puglia, che porta sul viso tutta la ricchezza dell’olio extravergine di oliva Angelica. Insieme agli esosomi (microscopici ma potentissimi), l’olio EVO diventa un booster per la rigenerazione della pelle.
Il video ideale? Un duetto tra natura e tecnologia: immagini della raccolta, delle foglie d’olivo mosse dal vento, alternate a elementi digitali che mostrano cosa fanno gli esosomi nella pelle. Questo tipo di produzione, se ben scritta, può vivere sia come ad video che come contenuto YouTube da integrare in pagina prodotto.
Niance Switzerland: il lusso della longevità
Distribuito in Italia da Luxury Lab Cosmetics, Niance è il brand svizzero per chi cerca skincare di lusso e innovazione. Il posizionamento è alto, e lo storytelling punta su ingredienti rari e biotecnologie avanzate.
Qui serve una produzione cinematografica, con luce fredda e riflessi glaciali. Uno spot verticale per i social e un video hero per la homepage. Niance non è da spiegare, è da suggerire con eleganza.
In Conclusione: nuovi brand, nuove opportunità creative
L’arrivo di questi nuovi brand Made in Italy (e non solo) porta con sé un’opportunità concreta per chi produce contenuti video nel beauty: raccontare storie vere, materie prime nobili, rituali efficaci. E farlo con un linguaggio visivo all’altezza.
Il consiglio? Iniziare dalle domande: Cosa rende unico il brand? Dove nasce la sua formula? Quale tipo di pelle vuole abbracciare? Da qui, costruire video tutorial, spot emozionali, tagli per e-commerce che non siano solo belli da vedere, ma capaci di vendere.
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